lunedì 17 agosto 2020

Tempesta di inizio settimana.

 Che dire, oggi all'ora di pranzo si è scatenata la tempesta (questa è una foto che ho fatto mesi fa, prima del lockdown, comunque è rappresentativa del tempaccio che c'è oggi nelle mie zone).

Il mio piccolo Garfield sta dormendo sulla poltroncina che ho in camera mia ed io sto continuando a riportare su pc il capitolo 3 di Gli orfani di Chicago; e sono vicina a finirlo. E manca solo il quarto e quel poco che ho già scritto del quinto, come vedete ho sempre da fare.

Anche se mi sarebbe piaciuto vedermi con un'amica per un caffè alla Ipercoop a Sarzana, ma credo sia meglio rimandare a domani e lasciare che passi la tempesta. Di positivo c'è che ha rinfrescato l'aria, meno male, solo che di negativo che mi ha un pò tanto danneggiato la struttura del gazebo che ho sul lastrico solare. Spero che riusciamo io e mia mamma a ripararlo.

Tornando a parlare di Gli orfani di Chicago.

Come mi è venutal'idea, vi chiederete.

Per chi non lo sapesse, la notte tra il primo e il due di marzo, quindi quando iniziò questo periodo difficile sognai una scena della storia poi seguirono anche le immagini dei quattro bambini come si presentano una volta cresciuti e da qui l'idea dei prestavolto.

Man mano che passava il tempo questi personaggi si sono arricchiti, chi mi conosce sa che mi piace inserirne tanti. Seguendo alcune serie poliziesche e film mi sono venute tantissime idee che ho nella mia mente catalogato e suddivise, da qui l'idea di vedere questi quattro orfani crescere e perciò ho iniziato la storia nel 1981.

 Solitamente inizio sempre le storie con i protagonisti già grande e visto che come ho detto mi voglio migliorare sempre, ho pensato di mostrarvi e raccontarvi la loro storia facendovi vedere l'evoluzione dei personaggi e come crescono e formano il proprio carattere e modo di pensare.

Gli sbagli, le liti, le riconcigliazioni e i segreti che li avvolgono.

Perciò continuate a segurimi.

A presto!!!!!! 👮🚔🚔🚔🚔🚔🚔🚔🚔 

 

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