martedì 22 marzo 2016

Sfogo di una scrittrice ...




Il mondo sta cadendo in un epoca carica di odio e di attentati, io sono molto triste per tutte le persone che sono state uccise da questi attentati, senza dimenticare l'incidente delle ragazze morte mentre andavano a fare un Erasmus.
Ma che succede al mondo, perché dobbiamo vivere nella paura e nella diffidenza.
Ancora di più voglio continuare a scrivere per dare speranza in un mondo migliore, spero che con le mie storie possa riuscire a far sognare i lettori, specie per non far pensare a questa ondata di attentati al nostro mondo, alla nostra Europa e alle nostre case!
Spiegatemi perché la gente non capisce che non si deve mai abbassare la guardia, perché non capiscono i nostri governi che il nemico ce lo abbiamo in casa e i controlli dovrebbero essere triplicati!
Io sinceramente ho un po' paura, vorrei passeggiare per la città con l'animo tranquilla invece non lo sono mai, nemmeno se la piazza è affollata.
Ho paura e fino a quando questi attentatori non verranno cacciati dalla nostra bella Europa non sarò mai tranquilla.
Sono però convinta che la paura non debba prendere il sopravvento, quindi ogni giorno cerco di lottare contro essa e pensare a creare le mie storie, che siano di pura fantasia o di vita reale.
Per far vivere le persone che si sono trasformate in angeli a causa dell'odio e del terrorismo dobbiamo portarle nei nostri pensieri e vivere per loro, cercando di fare qualcosa nel nostro piccolo per lottare contro l'odio.
Io mi domando spesso: Se le frontiere fossero rimaste com'erano, tutti questi attentati ci sarebbero stati oppure molte vite sarebbero state risparmiate?
Non so voi, ma io credo che si stava meglio quando si stava peggio, i controlli erano maggiori e una cosa del genere non sarebbe mai successa.
Mi unisco a tutti coloro che mandano in cielo un pensiero per le vittime di questi attentati.
Nuovi angeli che siete in cielo, proteggete questo nostro mondo.

12 commenti:

  1. Ilenia, condivido con te il senso di smarrimento ed incertezza in cui viviamo ormai da troppo tempo e la paura latente che ci impedisce di goderci tutti gli attimi della vita, come dovremmo.
    Paola Bianchi

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    1. Io sono talmente costernata e incredula alle volte che sembra di vedere un film invece che il telegiornale.
      - Ilenia Leonardini, la Sognatrice Scrittrice -

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  2. Ilenia, se dai uno sguardo alla storia, con stati che il mondo è sempre stato un luogo di guerre, crudeltà e sopraffazione. Di cosa ci meravigliamo, dunque?

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    1. Hai ragione, a quanto pare il male che si pensava essere stato estirpato durante la seconda guerra mondiale è ancora presente.

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    2. Tu credi che i governi mondiali, prima o poi, troveranno una soluzione?

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  3. Io mi chiedo cosa siamo nati a fare se dobbiamo stare così. La morte, che sia per mano nemica, per incidente, per malattia, è sempre orribile. E' tutto uno sfiorire, un morire. Tanto poi, dopo la morte, sarà più bello. Ma cosa ne sappiamo noi? Si spera sia così, e chi crede ci crederà anche. Ma intanto? Chi impedisce a un uomo di sgozzarne un altro? Nessuno. I forti vincono. I ricchi mangiano alla faccia dei poveri. E' sempre stato così. Il mondo doveva essere diverso, si doveva vivere e lasciar vivere, in armonia e in pace. Sì, nei sogni. Magari non dovevamo nemmeno morire, o farlo in modo "soft"... tipo con una scala che conduce in cielo, e il morto che saluta con la mano e sale gli ultimi gradini della vita. Tutte fantasie inutili. Intanto, qualunque cosa diciamo o pensiamo non cambia le cose. Le regole del mondo sono queste. Noi ci ritroviamo qua. Perché? Per seguire un destino già scritto? Per essere attori di un copione già scritto? Per crearci un destino con le nostre mani? Non si sa. Ma dovremo lasciare questo mondo e non sarà piacevole. Perché la morte, a meno che non capiti nel sonno mentre dormiamo, è dolorosa. Non abbiamo pace qua e poi, per chi ci crede, dovremo essere giudicati anche altrove. Dobbiamo solo andare avanti, tanto le regole del mondo non le abbiamo date noi. E il potere non è nelle nostre mani. Noi cittadini che possiamo fare? Decidono tutto gli altri, chi ci rappresenta. Ho detto frasi forse sconclusionate, mi sono venute vedendo ciò che mi circonda. Dico solo: "Auguri a chi fa nascere un bambino adesso!" Io avrei paura per lui. :(

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    1. Credo tu abbia ragione. Il mondo non è e mai sarà perfetto. Gli esseri umani lo hanno rovinato e credo ci sia solo un modo per reagire, quello di credere nella speranza. Si dice che essa è l'ultima a morire.

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  4. Non c'è più pace e il mondo evoluto e sereno che credevamo di voler creare è sempre stato una utopia. Stiamo distruggendo il pianeta con l'inquinamento e le bombe atomiche e con queste pazzie. Direi che ce la siamo voluta sta situazione, ma ciò non toglie nulla alla rabbia che in ogni caso provo. BASTA, buttiamoli fuori.

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    1. Essere in questo mondo significa combattere ogni giorno, per ogni cosa.
      Io la penso come te. Sono sicura che età meglio lasciare le frontiere chiuse. I governanti dovevano prevedere una situazione del genere e aumentare i controlli.

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  5. Naturalmente mi trovi d'accordo, Ilenia. Eccepisco solo su un fatto. L'uomo da tempi immemori compie atti contro i suoi simili. Non sono bastati conflitti anche in nome della religione, due guerre mondiali e tante altre tragedie belliche a far capire a questo organismo pensante che è ora di smetterla.
    Prima, in tempi antichi, fu la religione, la nostra, che ora difendiamo; adesso artefice è una diverso credo religioso (come scusa per simili massacri). Non è cambiato nulla, periremo per nostra mano! Altro che asteroidi!

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    1. A questo punto, che dici Max,ci mancano solo gli alieni e siamo al completo.
      Comunque a parte gli scherzi, si deve giungere a una soluzione.

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