Questo post lo voglio dedicare a me, nel senso sarà un post che vi permetterà di conoscere il mio animo e di come in questo mese che dovrebbe essere avvolto per tutti dalla magia del natale per me non lo è più da quasi sei anni.
Il 18 dicembre del 2015 mio padre è salito in cielo diventando un angelo splendente, è stato il giorno in cui il mio pilastro a cui mi aggrappavo quando ero triste è venuto a mancare.
Da quel giorno sono dovuta cambiare e soprattutto ho visto infrangersi la magia del periodo che si è trasformato in un buco nero, è come se la mia vita si fosse spezzata quel 18/12/2015 alle 13:30. Da quel momento mi è crollato il mondo addosso!
Lui prima di morire fece promettere a me e mia madre che avremo fatto sempre e comunque il presepe e l'albero di natale, se fosse stato per me non avrei proprio più fatto niente. Addirittura proprio il giorno dopo avrei voluto sfare tutto: albero, presepe e decorazioni. Mi sono trattenuta anche grazie all'affetto dei miei zii (che sono anche loro degli angeli in cielo purtroppo, zio nel 2017 e la zia, purtroppo, in questo 2021) e dei miei cugini (soprattutto colui che vive non lontano da me con la sua famiglia).
Anche delle amiche mi sono state vicine, la maggior parte di loro sono lontane, ma una mi sta vicino da molto più tempo, Alessandra. Lei è una sorella per me la fortuna è che vive non lontano da me, sempre in provincia di La Spezia. 🥰
Se non lo avessi più fatto credo che mio padre sarebbe venuto a tirarmi i piedi e rimproverarmi.
Ogni anno vorrei non fare niente, ma poi ripenso a quella promessa e porto su tutto l'occorrente. Ora l'8 dicembre faremo l'albero, presepe e metteremo le luci e le decorazioni natalizie. Lui sa che lo facciamo esclusivamente per mantenere quella promessa.
Io mi sforzo di non piangere, ma è veramente difficile.
Il 18 dicembre di quest'anno saranno 6 anni senza di lui, senza la persona più importante della mia vita, la colonna portante della mia speranza e della forza d'animo che avevao prima. Lui mi capiva con uno sguardo, sapeva quando avevo bisogno di un abbraccio e di essere consolata perché in non riuscivo a trovare un lavoro. Mi faceva tornare il sorriso sulle labbra.
E' per questo che sto scrivendo tanto in questi ultimi sei anni, perché cerco di incanalare la mancanza di mio padre nella scrittura.
Ci sono momenti che avverto il suo spirito con me, soprattutto quando scrivo. Che mi osserva e sento la sua voce che mi chiede - "Che stai scrivendo?" - e mi sorride.
Lui mi capiva nel profondo, ogni mio movimento degli occhi e soprattutto le mie espressioni.
Mi manca tremendamente.
Qui sotto metto il booktrailer di Antonio & Anna per farvi capire quanto amore mio padre dava alla nostra famiglia.
Comprendo il tuo dolore e ti sono vicina.
RispondiEliminaGrazie per il tuo pensiero.
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