Oggi è una giornata un po' malincanica per me perché sarebbe stato l'onomastico di mio padre. Martedi 15 giugno sarà il mio quarantaquattresimo compleanno. Non mi vergogno di ammettere la mia età anche perché nessuno me li da.
Credetemi io ne sono veramente felice per il semplice fatto che credo sia dna, per esempio sia la buonanima di mio padre non li dimostrava nemmeno lui, aveva solo 66 quando è volato in cielo e seppure non stava bene cercava sempre di essere sereno e aveva un sorriso contaggioso.
Lui era per me un vero appoggio, la colonna portate della mia vita.
Da quando è salito in cielo, non c'è giorno che non sia nei miei pensieri e nel mio cuore che è colmo di tristezza e che cerca di essere forte.
Credetemi non è affatto facile.
Ormai sono trascorsi quasi sei anni (il 18 dicembre saranno, ahimé, sei lunghi anni dalla sua morte) che è lassù con i miei nonni. Da quando siamo rimaste solo io e mia madre la mia vita pare essere più difficile.
Non riesco a trovare lavoro, non faccio altro che mandare curriculum, ho fatto solo un colloquio il mese scorso (dopo mesi che non ne facevo), tra l'altro inerente al mio titolo di studio; purtoppo non c'è stato nulla da fare perché credo abbiano scelto un'altra presona.
Che ci posso fare?
Intanto continuo a scrivere.
Ora vado creare un po', a più tardi.
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